sabato 24 febbraio 2007

Sperimentare LSD

«BASTA TABÙ, L'LSD VA SPERIMENTATO DI NUOVO»

Tratto dal "Corriere della sera" del 15/04/2006


Nato come neurofarmaco è poi diventato una droga vietata per legge. Negli anni 60 ne facevano uso pittori e musicisti

Dopo 40 anni contrordine della rivista medica «Lancet»: a provarlo siano i ricercatori


di Riccardo Romani

NEW YORK
- Non è esattamente il tipo di consiglio che ti aspetti dal tuo medico di fiducia: «L’Lsd non è così male. Metterlo fuori legge è stato un grave errore». Però succede sul serio. La frase non è pronunciata da una rockstar un po’ sfiatata, bensì da un medico-editorialista piuttosto celebre, Richard Horton, e riportata da una delle più prestigiose riviste mediche, Lancet . Ci sono mode che non muoiono mai: l’Lsd torna dunque d’attualità, come i pantaloni a zampa di elefante, dopo che l’articolo ne ha decantato le proprietà terapeutiche. «Non parlo di un utilizzo ricreazionale, quanto di un uso con scopi scientifici. Gli scienziati potrebbero verificare gli effetti su loro stessi. Ma di sicuro la demonizzazione subita dalle droghe psichedeliche negli ultimi trent’anni, ha avuto il solo merito di frenare il progresso medico. Grazie ai ricercatori che in passato hanno assunto Lsd per scopi scientifici, abbiamo ottenuto grandi risultati».

La campagna pro Lsd non è una novità. Un altro celebre psichiatra, Ben Sessa, ne aveva decantato le potenzialità scientifiche pochi mesi fa quando si trovò a celebrare per i suoi cento anni Albert Hoffmann, lo scopritore di questa droga, che però spiegò che promuoverne l’uso personale sarebbe folle. «L’Lsd doveva essere la grande rivoluzione medica degli anni ’60 - dice Sessa - ma quel cambiamento fu silenziato senza tanti complimenti. La demonizzazione ha portato solo ad un assurdo regresso della ricerca medica».

Il movimento dei nostalgici dell’Lsd è folto e appoggia la propria campagna su basi solide: il principio contenuto nell’Lsd avrebbe effetti benefici su pazienti affetti da tumore, o su persone alle prese con le conseguenze dello stress post traumatico.

Il problema per parte dell’opinione pubblica è che, con lo stesso principio, si fabbricano milioni di pastigliette di exctasy destinate a lenire un altro tipo di stress. E infatti il punto è proprio questo: il messaggio di Lancet crea disagio per la paura che i giovani possano non coglierne il significato.

Negli Stati Uniti i consumatori illegali di Lsd sono per lo più i giovani tra i 16 e i 23 anni. L’identikit: un post adolescente bianco, che vive nelle periferie cittadine, dove gli scenari desolanti invitano a farsi qualche «viaggetto». Il mercato nero, dove si spacciano dosi tra i 20 e gli 80 microgrammi, resta piuttosto florido. E non c’è nulla di suggestivo o romantico nell’abusarne, perché gli effetti possono essere spiacevoli.

La Multidisciplinary association for psychedelic studies , sede in Florida, è tra chi respinge con forza le tesi di Lancet . Il medico-portavoce, Rick Doblin, ha una sua teoria: «Questa è propaganda che serve soltanto a confondere le idee ai nostri giovani. Grazie a queste esagerazioni, i ragazzi non sanno più quale sia la realtà».

Nonostante le resistenze, Richard Horton ritiene che questo sia il momento storico ideale per rimuovere le leggi che bloccano l’utilizzo dell’Lsd. Ma non sarà facile. Secondo il ministero della sanità americano, gli effetti negativi dell’Lsd sono ancora troppi rispetto ai pregi relativi alla ricerca scientifica. La legge in proposito è del 1968, ma l’amministrazione Bush non avrebbe nessuna intenzione di toccarla. Forse Lancet spera in una nuova rivoluzione culturale. Come quando Paul McCartney nel 1967 dichiarò di aver assunto Lsd e fu salutato da un applauso euforico. Forse è solo un’illusione.

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